martedì 5 aprile 2016

Mia Figlia


Febbraio 2010

Colororei lo sfondo di tutti i colori dell'arcobaleno e le parole di spruzzi colorati e profumati di primavera per parlare di Mia Figlia * due parole importantissime* che posso pronunciare da 5 mesi...tutto l'Amore che posso,tutta la Gioia che provo sono così immense che tutte le tele del Louvre sono briciole a confronto...esiste già una stella anzi una costellazione dedicata a Lei, gli Angeli hanno creato un Cerchio di Luce e cantato soavi melodie per Lei...

Ho buttato un occhio al blog e come è diverso il mio Mondo ora! com'è bello incantato Sereno Dolce Giocoso Gioioso FELICE! Solo chi ha provato può comprendere...Mamma una parola che prima pronunciavo ma che ora ha un senso

venerdì 27 febbraio 2015

ricominciare

Un pò di tempo per me
com'è bello scrivere com'è bello riprendersi le proprie parentesi
il tempo scorre via e sento la necessità di nutrire la mia crisalide
fuori
    dentro
mi coccolo di fantasia, nutro le mie ali che tra poco si dispiegheranno
nuove ali in questa nuova primavera
un nuovo viaggio mi attende e sono curiosa di metter un piede
Avanti
l'altro in questo nuovo sentiero

Tutti possiamo pensare così, ogni giorno è un regalo e ogni passo
ogni sorso di aria fresca e ogni respiro di acqua


martedì 15 aprile 2014

L'albero Triste

C'era una volta ........
un bellissimo giardino,
con alberi e fiori di ogni
tipo,meli, aranci,rose,
tutti felici e soddisfatti.

C'era solo felicità in quel
giardino, tranne che per
un albero che era molto
triste. Il povero albero
aveva un problema:
non sapeva chi fosse!


"Ti manca la concentrazione"
gli disse il melo,"se davvero
ti impegni,puoi fare mele
deliziose. Guarda com'è
facile"




"Non ascoltarlo " intervenne il
cespuglio di rose " e guarda
quanto siamo belle noi!".
L'albero disperato provò ogni
cosa gli venisse suggerita,
provò a produrre mele e a far
sbocciare rose, ma  - non
riuscendo-  ad ogni tentativo
si sentiva sempre più
frustrato.


Un giorno un gufo andò nel
giardino, era il più saggio di tutti
gli uccelli, e vedendo la
disperazione dell'albero esclamò:
"Non ti preoccupare. Il tuo
problema non è così serio.
E' lo stesso di tanti esseri umani
sulla terra! Ti darò io la
soluzione: non passare la tua vita
ad essere ciò che gli altri vogliono
che tu sia. Sii te stesso. Conosci te
stesso e per far ciò ascolta la tua
voce interiore". Poi il gufo volò
via dalla sua famiglia.

"La mia voce interiore? Essere me stesso?
Conoscere me stesso?" l'albero disperato
pensava tra sè e sè, quando all'improvviso
comprese. Si tappò le orecchie e aprì il suo
cuore e sentì la sua voce interiore che gli
stava dicendo "Non darai mai mele perchè
non sei un melo, e non fiorirai ogni
primavera perchè non sei un cespuglio di
rose. Tu sei una sequoia, e il tuo destino è
crescere alto e maestoso. Sei qui per offire
riparo agli uccelli, ombra ai viaggiatori,
bellezza al paesaggio! Tu hai questa
missione! Seguila!"




A queste parole, l'albero si sentì forte e
sicuro di sè e troncò ogni tentativo di
diventare quello che gli altri si aspettavano
da lui. In breve tempo riempì il suo spazioe
divenne ammirato e rispettato da tutti. Solo
da quel momento il giardino divenne
completamente felice.




Questa l'ha portata a casa mia figlia ieri dalla materna!!!!!
con disegni fatti a mano e decoupage vari....
l'ho letta e le lacrime sono salite agli occhi....
e non è arrivta a CASO!!!!
convido col Mondo e dico 
GRAZIE GRAZIE GRAZIE







venerdì 13 dicembre 2013

....risveglio....

.....a proposito dell'ultimo post di  Salvatore Brizzi, che leggo e apprezzo ormai da anni,
proprio ieri mentre ero in saletta d'attesa della dott.ssa, mi leggevo il bellissimo libro che ho trovato
"per caso" in biblio tra gli omaggi, "guarire coi perchè" di  Robin Norwood...
citazione:
Il nostro risveglio ci impone di riconoscere e di arrederci
esattamente a ciò che abbiamo passato a combattere
e a negare
durante la nostra vita, o le nostre vite.


venerdì 24 agosto 2012

...sto scoprendo ogni attimo di piu come sia bello parlare con la mia bambina....tre anni tra poco ....il 10 settembre soffierà su tre candeline...sta mutando sta migliorando ma sta a nche mettendo alla prova i miei nerci e la mia pazienza...
non servono urla o sculaccioni, l'ho scoperto un giorno al mare, mi continuava a scappare, lo sculaccione non è servito, solo un forte profondo sguardo nei suoi occhietti...e RISPETTO tanto tanto RISPETTO
....sto leggendo un libro che ho trovato "per caso" quel giorno in libreria al mare ....e ha amplificato la mia idea....quando sto per esplodere mi fermo e mi immedesimo in lei....come vorrei essere trattata?
vorrei uno strattone e uno sculaccione? vorrei sentirmi urlare addosso?
da quando cerco di farle capire al meglio le cose spiegandogliele senza volerla sottomettere, senza volerla muovere a mio piacimento come una bambolina....ma trattandola con profondo rispetto e comprensione guardando dal suo piccolo mondo ....guardando anche io dal basso verso l'alto....
ho trovato uno stupendo dialogo con lei....
oggi dopo averla non più "sGridata" ma ripresa con comprensione e amore, spiegandole che certe cose non si fanno....ecc ecc.  di sopra in camera prima del picolo mi ha detto....Grazie mamma sei gentile.

Sto comprendendo molte cose in questo periodo....di sicuro che la GENTILEZZA placa gli animi.

Grazie alla mia bimba di esistere, di aver scelto e come mamma e  di insegnarmi a vivere ogni giorno....

mercoledì 1 agosto 2012

una piccola ANIMA


...nel momento in cui tutto ti sembra così oscuro e voci dal passato arrivano a tirarti giù ...
ecco che arrivano gli angeli...se li chiami eccoli lì...arrivano sotto forma di ogni cosa..un amico sincero che ti saluta o ti dice che ti vuol bene... una mail inaspettata che ti manda di nuovo nel tuo mondo, il mondo dei sogni e della musica celestiale... ogni volta è un passo in più,un passo per comprendere di non abbatersi che la vita è uno scorrere e non esiste Su se non cè il giù....
non esiste la destra se non cè la sinistra...
aggiungo una storiella che mi ha aperto un mondo.....


La piccola anima
e il sole

Non avere paura del buio, ti aiuterà a trovare la luce
di Neale Donald Walsch
(Sperling & Kupfer Editori)

Ai miei futuri nipotini se mai ne avrò,
e a tutte le Piccole Anime in attesa di venire al mondo.
Siete per noi benedizione e speranza, innocenza e gioia,
siete una promessa e la prova dell’amore infinito di Dio



C’era una volta, in un luogo fuori dal tempo, una Piccola Anima
che disse a Dio: “Io so chi sono!”
“Ma è meraviglioso! E dimmi, chi sei?” chiese il Creatore.
“Sono la Luce!”
Il volto di Dio si illuminò di un grande sorriso.
“E’ proprio vero! Tu sei la Luce.”
La Piccola Anima si sentì tanto felice, perchè aveva finalmente
scoperto quello che tutti i suoi simili nel Regno avrebbero
dovuto immaginare.
“Oh”, mormorò, “è davvero fantastico!”
Ben presto però, sapere chi era non fu più sufficiente.
Sentiva crescere dentro di sè una certa agitazione,
perchè voleva essere ciò che era.
Tornò quindi da Dio (un’idea niente male per chiunque desideri
essere Chi è in realtà) e, dopo aver esordito con un:
“Ciao, Dio!” domandò: “Adesso che so Chi Sono, va bene se lo sono?”
E Lui rispose: “Intendi dire che vuoi essere Chi Sei Già?”
“Beh, una cosa è saperlo, ma quanto a esserlo veramente…
Insomma, io voglio capire come ci si sente nell’essere la Luce!”
“Ma tu sei la Luce”, ripetè Dio, sorridendo di nuovo.
“Si, ma voglio scoprire che cosa si prova!”
piagnucolò la Piccola Anima.
“Eh, già” ammise il Creatore nascondendo a malapena una risatina,
“avrei dovuto immaginarmelo.
Hai sempre avuto un grande spirito d’avventura.”
Poi cambiò espressione.
“Però, però… C’è un problemino..”
“Di che si tratta?”
“Ebbene, non c’è altro che Luce. Vedi io ho creato solo ciò che sei e,
di conseguenza, non posso suggerirti nulla per sentire Chi Sei,
perchè non c’è niente che tu non sia.”
“Ehh?” balbettò la Piccola Anima,
che a quel punto faceva fatica a seguirlo.
“Mettiamola in questo modo”, spiegò Dio. “Tu sei come una candela
nel Sole. Oh, esisti, indubbiamente. In mezzo a milioni di miliardi
di altre candele che tutte insieme lo rendono ciò che è.
E il sole non sarebbe il Sole senza di te.
Senza una delle sue fiammelle rimarrebbe una semplice stella…
perche’ non risulterebbe altrettanto splendente.
E, dunque, la domanda è questa:
Come fare a riconoscersi nella Luce quando se ne è circondati ?”
“Ehi”, protestò la Piccola Anima, “il Creatore sei tu. Escogita una soluzione !”
Lui sorrise di nuovo. “L’ho già trovata”, affermo’.
“Dal momento che non riesci a vederti come Luce quando sei dentro la luce,
verrai sommerso dalle tenebre.”
“E che cosa sarebbero queste tenebre”
“Sono ciò che tu non sei” fu la Sua risposta.
“Mi faranno paura?”
“Solo se sceglierai di lasciarti intimorire”, lo tranquillizzò Dio.
“In effetti, non esiste nulla di cui avere paura, a meno che non sia tu
a decidere altrimenti.
Vedi, siamo noi a inventarci tutto. A lavorare di fantasia.”
“Ah, se è così…” fece un sospiro di sollievo la Piccola Anima.
Poi Dio proseguì spiegando che si arriva alla percezione delle cose
quando ci appare il loro esatto opposto.
“E questa è una vera benedizione”, affermò, “perchè, se così non fosse,
tu non riusciresti a distinguerle.
Non capiresti che cos’è il Caldo senza il Freddo, ne’ che cos’è
Su se non ci fosse Giù, ne’ Veloce senza Lento.
Non sapresti che cos’è la Destra in mancanza della Sinistra,
e neppure che cosa sono Qui e Adesso, se non ci fossero La’ e Poi.
Perciò – concluse - quando le tenebre saranno ovunque,
non dovrai agitare i pugni e maledirle.
Sii piuttosto un fulgore nel buio e non farti prendere dalla collera.
Allora saprai Chi Sei in Realtà, e anche tutti gli altri lo sapranno.
Fa’ che la tua Luce risplenda al punto da mostrare a chiunque
quanto sei speciale!”
“Intendi dire che non é sbagliato fare in modo che gli altri
capiscano il mio valore?” chiese la Piccola Anima.
“Ma naturalmente!” ridacchiò Dio.
“E’ sicuramente un bene! Rammenta, però, che
non significa .
Tutti sono speciali, ognuno a modo proprio!
Tuttavia, molti lo hanno dimenticato. Capiranno che è buona cosa
esserlo nel momento in cui lo comprenderai tu.”
“Davvero?” esclamò la Piccola Anima danzando,
saltellando e ridendo di gioia.
“Posso essere speciale quanto voglio?”
“Oh, si, e puoi iniziare fin da ora”, rispose il Creatore
che danzava, saltellava e rideva a Sua volta.
“In che modo ti va di esserlo?”
“In che modo? Non capisco.”
“Beh”, suggerì Dio, “essere la Luce non ha altri significati,
ma l’essere speciali può essere interpretato in vari modi.
Lo si è quando si è teneri, o quando si è gentili, o creativi.
E ancora, si è speciali quando ci si dimostra pazienti.
Ti vengono in mente altri esempi?”
La Piccola Anima rimase seduta per qualche istante a riflettere.
“Ne ho trovati un sacco!” esclamo’ infine.
“Rendersi utili, e condividere le esperienze, e comportarsi
da buoni amici.
Essere premurosi nei confronti del prossimo.
Ecco, questi sono modi per essere speciali!”.
“Si!” ammise Dio, “e tu puoi sceglierli tutti, o trovare qualsiasi
altro modo per essere speciale che ti vada a genio, in ogni momento.
Ecco che cosa significa essere la Luce.”
“So cosa voglio essere, io so cosa voglio essere!” annunciò la Piccola Anima
sprizzando felicità da tutti i pori.
E ho deciso che sceglierò quella parte che viene chiamata
.
Non è forse speciale essere indulgenti?
“Oh, certo”, assicurò Dio. “E’ molto speciale.”
“Va bene, è proprio quello che voglio essere.
Voglio saper perdonare.
Voglio Fare Esperienza in questo modo.”
“C’è una cosa però che dovresti sapere.”
La Piccola Anima fu quasi sul punto di perdere la pazienza.
Sembrava ci fosse sempre qualche complicazione.
“Che c’è ancora?” ribattè con un sospiro.
“Non c’è nessuno da perdonare”, disse Dio.
“Nessuno?” Era difficile credere a ciò che aveva appena udito.
“Nessuno”, ripetè il Creatore. “Tutto ciò che ho creato è perfetto.
Non esiste anima che sia meno perfetta di te. Guardati attorno.”
Solo allora la Piccola Anima si rese conto che si era radunata
una grande folla.
Tanti altri suoni simili erano arrivati da ogni angolo del Regno
perchè si era sparsa la voce di quella straordinaria
conversazione con Dio e tutti volevano ascoltare.
Osservando le innumerevoli altre anime radunate li’ intorno,
non potè fare a meno di dare ragione al Creatore.
Nessuna appariva meno meravigliosa, meno magnifica o meno perfetta.
Tale era il prodigio di quello spettacolo, e tanta era la Luce
che si sprigionava tutt’attorno, che la Piccola Anima
riusciva a malapena a tenere lo sguardo fisso sulla moltitudine.
“Chi, dunque, dovrebbe essere perdonato?” tornò alla carica Dio.
“Accidenti, mi sa proprio che non mi divertirò!
Mi sarebbe tanto piaciuto essere Colui Che Perdona.
Volevo sapere come ci si sente a essere speciali in quel senso.”
La Piccola Anima capì, in quel momento, che cosa di prova
a essere tristi.
Ma un’Anima Amica si fece avanti tra la folla e disse:
“Non te la prendere, io ti aiuterò.”
“Dici davvero? Ma che cosa puoi fare?”
“Ecco, posso offrirti qualcuno da perdonare!”
“Tu puoi…”
“Certo! Posso venire nella tua prossima vita e fare qualcosa
che ti consentirà di dimostrare la tua indulgenza.”
“Ma perchè? Per quale motivo?” chiese la Piccola Anima.
“Sei un Essere di suprema perfezione! Puoi vibrare a una velocità
così grande da creare una Luce tanto splendente
da impedirmi quasi di guardarti!
Che cosa mai potrebbe indurti a rallentare le tue vibrazioni
fino a offuscarla? Che cosa potrebbe spingere te
-che sei in grado di danzare in cima alle stelle
e viaggiare per il Regno alla velocità del pensiero-
a calarti nella mia vita e divenire tanto pesante da compiere
questo atto malvagio?”
“E’ semplice”, spiegò l’Anima Amica, “perchè ti voglio bene.”
Sentendo quella risposta, lo stupore invase la Piccola Anima.
“Non essere tanto meravigliato, Piccola Anima.
Tu hai fatto lo stesso per me. Davvero non ricordi?
Oh, abbiamo danzato insieme molte volte, tu e io.
Nel corso di tutte le età del mondo e di ogni periodo storico,
abbiamo ballato.
Abbiamo giocato per tutto l’arco del tempo e in molti luoghi.
Solo che non te ne rammenti.
“Entrambi siamo stati Tutto. Siamo stati Su e Giu’,
la Sinistra e la Destra, il Qui e il La’, l’Adesso e il Poi;
e anche maschio e femmina, bene e male:
siamo ambedue stati la vittima e l’oppressore.
Ci siamo incontrati spesso, tu e io, in passato;
e ognuno ha offerto all’altro l’esatta e perfetta opportunità
di Esprimersi e di Fare Esperienza di Ciò che Siamo in Realtà.”
“E quindi”, continuò a spiegare l’Anima Amica,
“io verrò nella tua prossima vita e, questa volta, sarò il .
Commenterò nei tuoi confronti qualcosa di veramente terribile,
e allora riuscirai a provare come ci si sente nei panni
di Colui Che Perdona”.
“Ma che cosa farai”, domandò la Piccola Anima,
leggermente a disagio, “da risultare tanto tremendo?”
“Oh”, rispose l’Anima Amica strizzando l’occhio,
“ci faremo venire qualche bella idea”.
Poi soggiunse a voce bassa:
“Sai, tu hai ragione riguardo a una cosa”.
“E quale sarebbe?”
“Dovrò diminuire alquanto le mie vibrazioni, e aumentare
a dismisura il mio peso per commettere questa brutta cosa.
Mi toccherà fingere di essere ciò che non sono.
E quindi, ti chiedo in cambio un favore.”
“Oh, qualsiasi cosa, qualsiasi cosa!” gridò la Piccola Anima,
che intanto ballava e cantava.
“Riuscirò a perdonare, riuscirò a perdonare!”
Poi si rese conto del silenzio dell’Anima Amica e allora chiese:
“Che cosa posso fare per te? Sei davvero un angelo,
sei così disponibile ad accontentarmi!”
“E’ naturale che sia un angelo!” li interruppe Dio.
“Ognuno di voi lo e’! E rammentatelo sempre:
Io vi ho mandato solo angeli.”
A quel punto la Piccola Anima sentì ancora più forte il desiderio
di esaudire la richiesta e chiese di nuovo:
“Che cosa posso fare per te?”
“Quando ti colpirò e ti maltratterò, nell’attimo in cui commetterò
la cosa peggiore che tu possa immaginare,
in quello stesso istante …”
“Si? Si…”
“Dovrai rammentare Chi Sono in Realtà”, concluse l’Anima Amica
gravemente.
“Oh, ma lo farò!” esclamò la Piccola Anima, “lo prometto!
Ti ricorderò sempre così come sei qui, in questo momento!”
“Bene”, commentò l’Anima Amica, “perchè, vedi, dopo che
avrò finto con tanta fatica, avrò dimenticato chi sono.
E se non mi ricorderai per come sono, potrei non rammentarmelo
per un sacco di tempo.
Se mi scordassi Chi Sono, tu potresti addirittura dimenticare
Chi Sei, e saremo perduti entrambi.
E allora avremmo bisogno di un’altra anima che venisse
in nostro soccorso per rammentarci Chi Siamo.”
“No, questo non accadrà!” promise la Piccola Anima.
“Io ti ricorderò! E ti ringrazierò per avermi fatto questo dono:
l’opportunità di provare Chi Sono.”
Quindi, l’accordo fu fatto.
E la Piccola Anima andò verso una nuova vita,
felice di essere la Luce e raggiante per la parte
che aveva conquistato, la Capacità di Perdonare.
Attese con ansia ogni momento in cui avrebbe potuto fare
questa esperienza per ringraziare l’anima che
con il suo amore l’aveva resa possibile.
E in tutti gli istanti di quella nuova vita,
ogni qualvolta compariva una nuova anima a portare
gioia o tristezza –specialmente tristezza-
ricordava quello che aveva detto Dio.
“Rammentatelo sempre”,
aveva affermato con un sorriso,
“Io vi ho mandato solo angeli”.

DEDICATO A TUTTI COLORO CHE AMANO I BAMBINI
E CHE SONO, QUINDI, PERSONE SPECIALI
Greta Blu




Acqua Luna

01 Agosto 2012
Sento piu che mai madre terra che mi chiama
...sento la terra che mi dice vieni e respira insieme a me....
oggi ho salvato una rana da un sacchetto di plastica....
la ranocchia l'ho riposta nell'orto in mezzo alle fragole e subito ho aperto
l'acqua ....vederla riprendersi e poi salticchiare via è stato bellissimo...
la natura ci parla anche con poco, basta saperlo vedere con occhi diversi...
saltavo con lei per esser di nuovo libera, l'acqua fresca sulla pelle e di nuovo
il cielo azzurro l'aria addosso....la guardavo negli occhi e vederla di nuovo
presente e vispa e Viva! incredibile come anche solo una rana sia così
tremendamente viva e palpitante dentro di me.....
ieri ho visto un canrino in gabbia era vecchietto ma aveva degli occhietti così
comunicativi! non mi era mai successo di guardare un canarino e vedere nel
suo sguardo così tanta dolcezza!
non so cosa mi stia capitando, mi succedeva ma con gli animaletti che curavo
o di sentire la forza di un albero, ma  di sentire così vivi dentro di me anche
piccoli esseri sconosciuti, così uniti insieme in questa stupenda nostra Terra